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Colesterolo, questione di famiglia

In larga misura il colesterolo è causato da questioni genetiche diagnosticabili già in età infantile, ma questo dato di fatto è tenuto in pochissimo conto dalla popolazione italiana. Secondo le risposte ottenute negli oltre 1300 questionari somministrati dall'associazione Cittadinanzattiva, poco meno della metà degli intervistati conosce i rischi dell'ipercolesterolemia e sa esattamente di cosa si tratta (elevata concentrazione di colesterolo nel sangue) e solo poco più di un terzo sa che è di origine genetica. Tra chi soffre di ipercolesterolemia, una persona su 10 dichiara di aver avuto il primo sospetto cercando sul web, tv o giornali, il 40% per il fatto di avere un familiare già affetto, il 29,4% è stato diagnosticato dal medico di famiglia mentre solo l'1,5% ha avuto diagnosi in età infantile.

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CAMBI DI STAGIONE, PRIMO SOLE , INTEGRATORI: ad ognuno il suo, secondo il proprio fabbisogno personale

Come per ogni altra “terapia” anche il ricorso ad una supplementazione a base di integratori deve essere fatto sotto controllo medico, dopo aver verificato l’esistenza di una reale carenza, non colmabile con una più corretta alimentazione.
Tenendo presente che ciascun antiossidante ha un campo di azione limitato ad uno o due specifici radicali liberi (molecole colpevoli dell’invecchiamento delle nostre cellule) in genere gli integratori maggiormente consigliati a prescindere dalle specifiche situazioni sono i multivitaminici, la vitamina C e gli acidi grassi essenziali Omega 3, (in grado di ridurre la concentrazione dei trigliceridi nel sangue e migliorare il rapporto colesterolo buono/colesterolo cattivo). In particolare, poi, per le donne in gravidanza è consigliato l'acido folico e il ferro; calcio e vitamina D per le donne che hanno più di 50 anni e che incominciano ad avere problemi di osteoporosi. In caso di dolori alle articolazioni, integratori a base di estratti vegetali ricchi in flavonoidi e saponine, in grado di sostenere e favorire il trofismo del tessuto vascolare e migliorare il microcircolo periferico.
Per il reintegro dei sali minerali che si perdono sudando, sia nelle normali attività quotidiane sia per chi si impegna in una qualsiasi attività motoria, soprattutto nella stagione più calda e dopo uno sforzo che comporta una sudorazione accentuata, si assumono sodio, potassio e magnesio. (…) (Da Optima Salute – edizione di maggio 2015)
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MAGNESIO E POTASSIO: a cosa servono, in quali alimenti si trovano, cosa comporta una loro carenza

Magnesio e Potassio sono due minerali essenziali per il funzionamento del corpo umano.
Il magnesio (Mg) si trova per il 70% nelle ossa, il resto nei liquidi intracellulari e plasma ed è indispensabile per la costituzione dello scheletro, l’attività nervosa e muscolare, il metabolismo dei grassi e la sintesi proteica. Alimenti che lo forniscono: cereali (crusca), legumi, mandorle, anacardi, noci, bieta. Mentre il magnesio non ostacola l’assorbimento del calcio, il calcio inibisce quello del Magnesio. Inoltre, i diuretici, alcuni antibiotici e il diabete mellito aumentano notevolmente l’escrezione di magnesio attraverso i reni. Una sua carenza provoca irritabilità, anoressia, vomito, crampi muscolari.
Il potassio (K) è presente in forma di ione principalmente all’interno delle cellule e, in quantità inferiore, nei liquidi extracellulari ed è indispensabile per il funzionamento dei muscoli scheletrici e del miocardio, la regolazione dell’eccitabilità neuromuscolare, l’equilibrio acido-base (ovvero, l’insieme dei processi fisiologici atti a mantenere nel corpo un livello di acidità compatibile con lo svolgimento delle principali funzioni metaboliche) la regolazione della ritenzione idrica e della pressione osmotica. Il potassio è presente in tutti i cibi, soprattutto cereali, legumi secchi, frutta secca, banane e pesce (sgombro). Una curiosità: è particolarmente abbondante nelle foglie di tè essiccate. Una sua carenza provoca debolezza muscolare, aritmie cardiache, sonnolenza, crampi. (…) (Da Optima Salute – edizione di maggio 2015)
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